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LE MANI SUL CAMPIONATO
CON UNA MAGISTRALE PROVA DI FORZA
MEATTINI SBRICIOLA LE VELLEITA’ DEL RIVALE. SOLO UNA COMBINAZIONE ASTRALE
PUO’ A QUESTO PUNTO AIUTARE CEOLAN
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I TRE PEDALATORI (PER NON PARLAR DEL QUARTO)
Forse non tutti sanno che per
scrivere i suoi capolavori, “I tre moschettieri” e “Vent’anni dopo”, Dumas si
ispirò ad una storia (quasi) vera.
1625: un paese disperso nel
profondo nord della Francia di cui nessuno oggi ricorda il nome.
In questo paese, un ragazzotto irrequieto
di nome Alexandr de Ceolan trascorse i suoi primi decenni di vita affogato
nella nebbia di una regione fredda e ingrata, coltivando però fin dalla più
tenera età un ambizioso sogno per il quale fu in eterno conflitto col padre che
invece avrebbe voluto vederlo pascolare gli alpaca nelle pianure sterminate e
acquitrinose del posto. Il sogno era tanto semplice quanto grandioso: entrare a
far parte dei Pedalatori alla Corte di Sebastiante XIII. Così un giorno che
poteva essere questo o quello Alexandr si alzò dal letto e decise che era
giunto il momento di abbandonare gli studi di alpacalogia alla locale
università per inseguire la sua aspirazione; gli alpaca li avrebbe portati al
pascolo qualcun altro. Di buon umore, fece colazione, si lavò e poi si vestì
con la classica divisa ciclistica della Francia del nord del XVII secolo: si
infilò una calzamaglia di ultra pizzicante lana grezza di alpaca, indossò una pesantissima
cotta di maglia a fittissimi anelli di ferro, calzò delle scarpe in pelle di
alpaca finemente conciata chiuse da lunghe stringhe di cuoio e infine si lasciò
scivolare sulla testa un antico elmo corinzio ereditato da un trisavolo.
“Mi raccomando” Lo salutò la
mamma consegnandoli un paniere stracolmo di crepes al formaggio, salsicce di
trippa affumicata, stufato di manzo alla bretone e tre fiaschi di vino, “non
passare dal bosco che c’è il lupo cattivo”
“Va bene, mammina”
Fu così che Alexandr de Ceolan,
finalmente, carico di speranze e vettovaglie, alle 10:00 di un freddo mattino invernale, fu pronto ad uscire di casa
per godersi il tiepido tepore di
quella giornata. Inforcò la sua bicicletta e partì gonfio di ambizioni alla
volta della Grande Città. Certo, avrebbe potuto prendere la pista ciclabile,
sarebbe stato saggio farlo, le mamme bisogna sempre ascoltarle, hanno più
esperienza di noi e ci vogliono bene. Ma la pista ciclabile faceva un giro
luuungo che più lungo non si poteva, tutto intorno al bosco, attraverso il
traffico cittadino, su e giù per cavalcavia e sottopassi, per infine infilarsi attraverso
grotte e gallerie sotto il Canale della Manica, sbucare a Torquay, poi tutto
dritto fino a Dover e rientrare a Calais. Un affare mica per ridere, sapete? E
poi, a pensarci bene, se avesse dato retta alla mamma, a quest’ora stareste
leggendo un’altra storia, no? Prese così la sua decisione e si inoltrò nel
bosco fischiettando un motivo bretone in salsa reggae che all’epoca andava di
moda tra i giovani.
Il lupo, naturalmente, odorò
subito il profumo delle leccornie che esalava dal paniere e odorò anche un
bocconcino ben più consistente di 80
kg che gli sarebbe bastato per superare tutto il rigido
inverno. Così non si fece attendere. Sbucò dai cespugli e si mise a correre al
fianco di Alexandr.
“Ciao” Disse per rompere il
ghiaccio.
“Ciao” Rispose Alexandr.
“Dove vai?” Chiese il lupo.
“Vado da Sebastiante XIII, voglio
entrare a far parte dei Pedalatori”
“Ah, interessante” Replicò il
lupo a cui in realtà non gliene fregava un cetriolo di dove andasse, lo chiese
così, per cortesia. Ma una pazza idea balenò nella sua mente devastata dal
lungo digiuno: anticipare lo strano tipo, cercare sull’elenco telefonico questo
Sebastiante XIII, trovarlo, mangiarlo in un sol boccone e infine aspettare lì
la sua preda calcandosi sulla testa un casco Selev e indossando una maglia
invernale FBB e un paio di pantaloni lunghi Castelli. Ma poi realizzò che tutto
ciò era troppo complicato e che chi si accontenta gode…
“Che belle gambe che hai” Disse
con la voce più suadente che gli riusciva, leccandosi i baffi senza ritegno
alcuno. “Che, per caso te le depili?”
Alexandr si ammascò. Guardò il
lupo dritto negli occhi e ci vide dentro tutta la fame del mondo. Si alzò sui
pedali e scattò appena in tempo, tanto che la tagliola dentata che il lupo aveva per bocca si chiuse
schioccando dove un attimo prima c’era il suo polpaccio sinistro.
Corse forte come non aveva mai
corso, Alexandr, urlando come la sirena dei pompieri, scalando colline e
montagne, guadando laghi e fiumi, corse alzando foglie e rametti al suo
passaggio, facendo piegare le fronde degli alberi fin quasi a toccare terra,
corse lasciandosi alle spalle il lupo e la paura, corse fino a non poterne più
dopodiché corse ancora, ma soprattutto corse senza accorgersi che tre paia di
occhi, occhi benevoli, stavolta, lo stavano osservando con interesse.
Arrivò alla FBBJS ben prima di
quel che aveva preventivato. Chiese di poter parlare con Sebastiante XIII e
dopo aver aspettato 6 ore in sala d’attesa venne ricevuto.
“Cosa posso fare per te, mio buon
amico?” Disse Sebastiante, affabile. “Posso venderti una Wilier Zero7 montata
Dura Ace di2 ad un buon prezzo?”
“Ecco, io, veramente…”
“Ah, certo, tu sei un tipo
raffinato, io l’ho capito subito! Ho giusto quel che fa per te: un rotea cono
gelato automatico! Immagina il tempo che risparmi mentre vai in bicicletta! Mi
è appena arrivato dal Bangladesh, è tuo per soli…”
“No, io voglio far parte dei
Pedalatori!”
“Ah…” Sospirò Sebastiante e in
quel sospiro c’era tutto il rammarico che era possibile esprimere senza parole
per aver perso 2 preziosi minuti senza vendere niente a nessuno. “Certo, i
Pedalatori, orgoglio e vanto della FBBJS… Certo, certo… Bè, mi dispiace, mio
caro amico, siamo al completo, torna alle prossime selezioni di X Peladator
nel… vediamo… 2019, credo”
Fu in quel momento che i tre paia
di occhi di poco prima presero forma e irruppero nella stanza.
“Sebastiante!” Esplose una prima
voce. Era Andrè Volpohs, fiero Pedalatore. “Odici!”
“Habemo scorto codesto cavaliero per una selva oscura, ché la diritta via era
smarrita! Ahi quanto a dir qual’era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e
forte che nel pensier…” Proseguì una seconda voce, quella di Rebè Milneris,
prode Pedalatrice, prima di essere interrotta, ché altrimenti sarebbe andata
avanti per ore.
“Passa oltre lo buffo vestimento
suo! Ello corre come lepre atterrita braccata da lupo…” Concluse Luis Charbonos, instancabile Pedalatore.
“Orsù, ingaggialo, stante!”
Sebastiante si grattò la barbetta,
rimuginò rumorosamente, fece due conti circa il monte ingaggi della squadra,
grugnì, fece altri due conti tanto per essere sicuro, lanciò una moneta e prese
la sua decisione. Fu così che Alexandr de Ceolan dismise il buffo vestimento
per indossare il ben più glorioso completo FBB. E grande fu l’emozione quando
gli venne affidata la prima missione: fermare, insieme ai suoi nuovi colleghi,
l’ascesa al trono (di campione) di Morèn Meattineau, Pedalatore anarchico con
ambizioni sfacciatamente ambiziose.
I Pedalatori provarono ogni
strategia per contrastare lo strapotere del rivale: fughe, scatti, controfughe,
alleanze, coalizioni, espedienti, sotterfugi, repentini cambi d’orario mattutino. Ma fu inutile. Nonostante un
buon inizio di torneo Volpohs, Milneris e Charbonos capirono presto che la
lotta sarebbe stata dura. Solo Alexandr de Ceolan non si arrese e continuò a
sfidare Meattineu senza paura. A volte ebbe la meglio, altre dovette chinare la
testa. Lo svantaggio dal rivale aumentò inesorabilmente e ad un certo punto
tutto sembrò finito. Meattineau fu sul punto di coronare la sua ascesa al trono
(di campione), ormai mancavano solo due tenzoni alla fine del logorante torneo,
il vantaggio era all’apparenza incolmabile, quando…
Riuscirà Alexandr de Ceolan,
Pedalatore alla Corte di Sebastiante XIII, a ribaltare una situazione
all’apparenza compromessa? Riuscirà insieme a Milneris, Volpohs e Charbonos ad
escogitare qualche altra strategia? Per dare una risposta a tutti questi
pungenti interrogativi non v’è che una soluzione: leggere il seguito di questa storia.
FBB Press in collaborazione con
Rai Cinema, con la quale si stanno discutendo i diritti per una fiction, è
lieta di annunciare “20 campionati dopo”, pubblicazione prevista per febbraio
2034.
|
CLASSIFICA DI TAPPA
|
CLASSIFICA GENERALE
|
||||||||
|
Meattini Moreno
|
3
|
punti
|
Meattini Moreno
|
71
|
punti
|
||||
|
Collins Mark
|
3
|
punti
|
Ceolan Alessandro
|
a 6
|
pti
|
||||
|
Ponti David
|
3
|
punti
|
Durazzi Luca
|
a 18
|
pti
|
||||
|
Carbone Luigi
|
1
|
punto
|
Collins Mark
|
a 19
|
pti
|
||||
|
Cellini Andrea
|
1
|
punto
|
Nigi Lorenzo
|
"
|
|||||
|
Karlsson Leif
|
1
|
punto
|
Milner Rebecca
|
a 21
|
pti
|
||||
|
Nigi Lorenzo
|
1
|
punto
|
Ponti David
|
a 25
|
pti
|
||||
|
Volpi Andrea
|
1
|
punto
|
Carbone Luigi
|
a 29
|
pti
|
||||
|
Zucco Terenzio
|
a 30
|
pti
|
|||||||
|
CLASSIFICA DEI RADUNI
|
Breckon Chris
|
a 32
|
pti
|
||||||
|
Chiuri Paolo
|
a 35
|
pti
|
|||||||
|
Ceolan Alessandro
|
40
|
punti
|
Conti Alessandro
|
"
|
|||||
|
Durazzi Luca
|
36
|
punti
|
Testa Daniele
|
a 38
|
pti
|
||||
|
Chiuri Paolo
|
29
|
punti
|
Guccini Alberto
|
a 39
|
pti
|
||||
|
Collins Mark
|
27
|
punti
|
Karlsson Leif
|
a 40
|
pti
|
||||
|
Zucco Terenzio
|
26
|
punti
|
Gabbrielli Laura
|
a 44
|
pti
|
||||
|
Milner Rebecca
|
26
|
punti
|
Genesio Zanobi
|
a 52
|
pti
|
||||
|
Nigi Lorenzo
|
25
|
punti
|
Martini Andrea
|
a 53
|
pti
|
||||
|
Carbone Luigi
|
25
|
punti
|
|||||||
|
Conti Alessandro
|
22
|
punti
|
CLASSIFICA DEL SABATO
|
||||||
|
Guccini Alberto
|
22
|
punti
|
|||||||
|
Karlsson Leif
|
22
|
punti
|
Meattini Moreno
|
23
|
punti
|
||||
|
Meattini Moreno
|
21
|
punti
|
Gabbrielli Laura
|
17
|
punti
|
||||
|
Ponti David
|
13
|
punti
|
|||||||
|
CLASSIFICA MF/ GF
|
Collins Mark
|
12
|
punti
|
||||||
|
Milner Rebecca
|
12
|
punti
|
|||||||
|
Breckon Chris
|
12
|
punti
|
Nigi Lorenzo
|
10
|
punti
|
||||
|
Guccini Alberto
|
8
|
punti
|
Conti Alessandro
|
9
|
punti
|
||||
|
Nigi Lorenzo
|
7
|
punti
|
Durazzi Luca
|
9
|
punti
|
||||
|
Testa Daniele
|
7
|
punti
|
Ceolan Alessandro
|
8
|
punti
|
||||
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