lunedì 7 luglio 2014

CRONACA DEL 5- 6 LUGLIO 2014

CAMPIONATO AD UNA SVOLTA?
VOLPI PENALIZZATO, PONTI PRENDE IL LARGO. COLLINS, IN UNO STATO DI FORMA NON OTTIMALE, LOTTA E CONTIENE IL DISTACCO. CROLLANO NIGI, CARDILLO, POLITI, TESTA, MILNER… CLASSIFICA SEMPRE PIU’ LUNGA.


Lo abbiamo strappato al New York Times… e risistemarlo con lo scotch non è stato semplice.
Lo voleva il ‘Sole 24 ore’… ma lui non aveva intenzione di lavorare in un giornale per zitelle.
Ce lo voleva soffiare la Gazzetta dello Sport ma pur… ehmmm… per fortuna lui ha scelto noi.
Di chi stiamo parlando? Ma del nuovo acquisto di FBBSPORTNEWS, no? Il blog del campionato si arricchisce di una delle firme più autorevoli del palcoscenico internazionale: un giornalista d’assalto che senza paura va nei deserti più caldi della Terra e torna con notizie… fresche, uno scrittore così autoritario che non teme i titoli ad effetto (“SCOMPARSO LIMONE: E’ GIALLO’) e che durante le sue inchieste non teme rivelazioni scottanti (“Clamoroso: il Titanic, un attimo prima di affondare, stava a galla”), una penna così autorevole che non ha paura di sbagliare, perché sbagliando si impara, e lui ha imparato molto…
A noi di FBBSPORTNEWS è piaciuto fin da subito perché è uno così dedito al suo lavoro che passa la notte in bianco a scrivere cronaca nera, è uno così attento all’imparzialità che quando il Capo dello Stato giura fedeltà alla Repubblica lui esclama: “Eh no, c’è anche il Corriere della Sera!”, è uno che nelle rubrica ‘Letti per voi’ crede di trovare una pubblicità di ‘Poltrone e Sofà’, è uno che è partito da zero scrivendo annunci (“Vendesi villetta pressi autostrada: investimento sicuro”) fino a diventare la stella del firmamento giornalistico che tutti conosciamo.
Insomma, è il migliore. E adesso ce lo abbiamo noi. In esclusiva assoluta.
Signore e signori, grandi pedalatori, eroi del quotidiano, volete sapere chi è? Scopriamolo insieme, allora: leggete il suo primo articolo qua sotto e/o cliccate qui se volete conoscerlo meglio.
Il Mega Direttore di FBBSPORTNEWS       



Corsa Podistica 15 Km
34° Trofeo U.S. NAVE – Polisportiva Nave a Rovezzano – Firenze 26.01.2014
LA GARA PUò RIDARE LA MOTIVAZIONE GIUSTA
di Jean Lu

Molto spesso, anzi, quasi sempre resto insoddisfatto della prestazione, del tempo, e trovo qualcosa da rimproverarmi. Questa volta… non è andata diversamente, però ho stranamente intrapreso il percorso verso casa con un sorriso stampato in volto.

Ma andiamo con ordine.

Ore 06:45, suona la sveglia. Emetto un mugolio. Mi rigiro nel piumone sperando si trattasse di un sogno, la maledetta però persisteva nel suo compito. Capisco che devo svegliarmi. Per un attimo opto per la soluzione: NON CI VADO. “Ma si dai, non sono pronto, sono fuori forma, sono stanco, fa freddo...”
Nel mio cervello scorrono milioni di possibili scuse del “pelandrone” per non smuovere il mio sedere dal letto, ma tempo cinque minuti e capisco che sto diventando esattamente come tutti quelli che ho sempre criticato: un pantofolaio.

Le ultime due settimane le ho trascorse evitando accuratamente ogni forma di allenamento serio, ma solo un lungo di 18k fatto il sabato precedente, ed il solito 8k del mercoledì con il gruppo “Firenze Corre”.
Sono passato dalla versione “Atleta che ci prova” a “Mangio che ho bisogno di scorte di carboidrati …. che non consumerò!” . La bilancia oramai segnava quei 3kg d’avvertimento segno della metamorfosi. (Sì, perché è molto semplice diventare un ciccione da poltrona. Tu non te ne rendi conto, giustifichi ogni chilo con un “domani rimedierò” e poi… taaac… sei lì ad ansimare con le tue pantofole imbottite mentre cerchi di capire se oltre la tua panza esistono ancora le gambe!)

Dunque rotolo LETTERALMENTE giù dal letto, inforco le mie ciabatte Adidas (perché anche la ciabatta ha il suo perché: Adidas, poi, dà quello SPRINT del vero atleta) e mi dirigo verso il bagno. Solito discorso davanti allo specchio: “dai campione, vai, ce la puoi fare, l’importante è chiudere!”
Stai mentendo spudoratamente a te stesso, perché in fondo lo sai che il tuo stato larvale non ti consentirà di arrivare indenne al traguardo se non dopo aver affrontato cinque infarti, venti crampi, e una quarantina di conati sparsi tra un chilometro e l’altro.
Colazione. A sto giro sono veramente svogliato, e sicché, come ho già spiegato, non ho molta voglia di curare il “dettaglio”: mi lancio verso le mie amate brioche e le gocciole al cioccolato. Tazza di the caldo, preparazione mega rapida della borsa (che ovviamente riempirò a più tornate, poiché dimenticherò sistematicamente qualcosa e farò sali scendi dalle scale) e…. GO!!!!

“CRIST…. !!!!”
Questo è stato il primo verso della sottoscritta larva non appena messo il muso fuori di casa. TRE GRADI!!!
Non posso nemmeno correre verso il garage perché sono cirdino* come un cancello, dunque tra una maledizione e l’altra giungo alla macchina.

(La faccio breve… arrivo al campo!)
Trovato parcheggio, mi dirigo al ritiro del pacco gara. Vediamo, vediamo.
Il pacco gara è qualcosa di magico. E’ paragonabile al momento in cui scarti il regalo di Natale. Sai che rimarrai sistematicamente deluso, però, almeno per me, è estremamente divertente.
A questo giro è andata bene: la bustina Universo Sport è decente, dentro c’è dell’acqua, succo di frutta, aranciata (tutto di marca), la rivista RUNNER’S WORLD (DI APRILE !!!!) e tutta una serie di biglietti omaggio per le più diverse attrazioni, mostre, avvenimenti di Firenze. Ma la cosa che più mi incuriosisce sono i campioni omaggio: a sto giro mi hanno rifilato dentifricio e collutorio. La volta scorsa c’era del detergente intimo. “Sarà mica vogliano lanciarci qualche messaggio???”
Ok, basta, ora si parla di corsa. SUVVIA!
Parte il riscaldamento (ah ah… riscaldamento.. ci vorrebbe una termica con tanto di prolunga), corri che ti corri sento uno che urla “ANDATE ALLA PARTENZA, DUE MINUTI E SI VA!!!” . E dai, si fa sempre ritardo, mho a sto giro vuoi che rispettino gli orari?!
Detto, fatto.
Partenza a dir poco grottesca. Questi della polisportiva sono fatti così, rustici, a modo loro, ma efficaci.
Manco il tempo di capire da che parte andare, di mettermi sulla griglia e…. urlo clamoroso “VIA!!!”
Ma porc… dovevo ancora stringere le scarpe. Mi ritrovo primo, cerco di girarmi e vengo letteralmente travolto.

Tra una cosa e l’altra inizio a fare qualche valutazione.
Punto primo: non ci sono quei vecchiacci maledetti che tanto “simpaticamente” odio. Quelli iper-leggeri, con lo scheletro in fibra di carbonio.
Punto secondo: qualcuno, tra una chiacchiera e l’altra, parlava di scarpe TRAIL. PERCHè??????????
Punto terzo: io oramai li conosco questi maledetti. Ogni volta che senti parlare di “CORSE NON COMPETITIVE” oppure “attraverso la COLLINE circostanti a contatto con la natura”, lo so io che vuole dire: ti ritrovi a combattere con le più ardue delle salite, è un modo per farti fuori, UNA TORTURA LEGALIZZATA!!!

Bhe, intanto ci sono, mi hanno letteralmente fottuto anche questa volta!
Cammina che ti cammina, a sto giro azzecco il passo di partenza. Sarà lo scoglionamento, sarà che tanto so cosa mi aspetta, mi ritrovo a gestire un buon passo, sicuro nel rettilineo e sufficientemente leggero.

Riconosco qualche maglia delle società più famose: ovviamente la Polisportiva Nave; le Due Torri; Pratese e via discorrendo.
Io indosso “orgoglione” la mia ALIPEDES. Infatti tempo cinque minuti dalla partenza si avvicina uno e, decifrando tra una toscanata e l’altra, capisco che mi chiede chi sono gli ALIPEDES e da dove vengo.
 “Arrivo da Cagliari..”
Taaac… si gira e urla “L’E’ SARDO!!!!”
(non me ne vogliano i toscani, sto cercando di scrivere come meglio posso)
“Ecco fatto… sono sputtanato!” (penso)
Insomma, questi mi si accodano, pensando fossi chissà qualche campione venuto in cerca di gloria o per gestire la sua scaletta d’allenamento. Qualche minuto, mi giro, e mi ritrovo dietro una moltitudine di corridori che copiavano il mio passo. Per un attimo mi sono pure sentito importante. Li sentivo che commentavano, stimando chissà quale gesto atletico. (Avessero saputo quale pippa stavano seguendo…. Ma tanto lo scopriranno dopo poco!) IO, intanto, dato che non posso cambiare la situazione, mi godo il momento. Abbozzo una pseudo gloriosa
e sicura sgambettata, indosso l’espressione del campione esperto e mi becco tutti gli scatti.
CHE SCENA: ALIPEDES BIANCO IN TESTA e un corteo di persone a seguire.

In effetti, stavo andando realmente bene. Non ero partito veloce, ma stavo piano piano progredendo prendendomi il tempo per avviare il motore.
Il problema è che quelli dietro, maledetti figli di una buona donna, ben sapevano cosa stava per giungere.

Giro la curva e inizia il delirio.
Una di quelle salite che nemmeno la più grottesca esclamazione fantozziana avrebbe potuto descrivere.
Ok ci provo. Dico io. IO AMO LE SALITE!. Cerco di auto-convincermi.
Mannaggia a me. Si accendono tutte le spie, le ventole sono in delirio, la torre di controllo al cervello mi dice di atterrare e intanto maledico il pandoro e la nutella che mi hanno così dolcemente cullato nelle settimane precedenti.

Inizialmente il corteo mi seguiva, ma poi pensando “ma guarda sto ca… one!” mi hanno superato.
Nel mio dialogo mentale, RISPONDO PURE con il pensiero “ma che volete, siete stati voi a mettervi dietro!”

Gestisco l’asma. L’artrosi. L’infarto. Arrivo in cima.
Dopo un fanculo e una maledizione generica mi accorgo che quello era solo l’inizio.
Ora capisco l’assenza dei vecchini super veloci da pista, e inizio a dare le risposte ai punti precedentemente esposti. Ecco perché qualcuno parlava di scarpa da trail.
Una salita dietro l’altra, un massacro. Si lascia l’asfalto e si inizia con il trita muscoli per i sentieri di montagna. Si sale sempre di più. Finisce una salita e subito un’altra. Non c’è pausa. Non c’è ripresa. MAI UNA DISCESA.
Qualcuno cammina, qualcuno si aggrappa a qualche ramo basso, altri si fermano. Giuro, non esagero. Un percorso davvero difficile. A stento si riusciva a trovare un buon punto d’appoggio e le Mizuno veloci non sono certamente la calzatura ideale. Tutt’altro!
Lavoro esclusivamente di testa. Cerco di non pensare e penso solo a mettere un piede dietro l’altro. Niente cronometro, niente competizione. Non ci sono più sorpassi, ognuno sta parlando a se stesso e sta cercando di portare a termine l’impresa.

Io riesco a non fermarmi mai e finalmente arrivo in cima. SPETTACOLO!
Come un bagliore improvviso, una visuale che ti rapisce gli occhi, la mente, il cuore. Siamo in cima alla montagna e in lontananza si vede tutta FIRENZE! Sono felice. Appagato. Pochi secondi ripagano di una fatica immensa.

E’ stata una SLOW-MOTION, ma subito mi ributto nella concentrazione della gara. Non posso permettermi distrazioni. Mi accorgo che siamo a metà del percorso poiché, come un rifugio di montagna, avevano attrezzato un punto ristoro. Tè caldo, qualcosa da mangiare. Come una visione avrei voluto fermarmi, tra il freddo, la nebbia sicuramente accentuata dal calore che emanavo, sarebbe stato davvero un bel momento relax.
MA NON MI FERMO. So che se perdo tempo è finita. Il freddo sarebbe stato pronto ad aggredirmi, avrei sentito il dolore alle gambe e il resto della gara avrei rischiato di non chiuderla. Acchiappo un bicchiere al volo, cerco di non scottarmi e mi accontento di qualche goccia giusto per bearmi con la sensazione di calore.

Ok, ci siamo, ora inizia la discesa.
Sto meglio. Il passaggio di metà gara mi ha rinvigorito e la discesa penso mi sarà d’aiuto.
PENSO!
Passaggi strettissimi, massi pericolosissimi pronti a farti lo sgambetto (i più insidiosi erano stati segnati con una bomboletta verde fluo), FANGO, rami ad altezza degli occhi. MA NON POSSO FERMARMI. Vado velocissimo. E MI DIVERTO UN MONDO! Mi sembra di rivivere una partita con la Play a V-RALLY2! Sai, di quegli scenari nuovi dove stai facendo il tempone ma, dato che non conosci il percorso, ogni curva è un mistero ed un balzo al cuore. Ma vai fortissimo. Non puoi fermarti perché stai facendo il record e ogni sterzata è un balzo al cuore. ECCO, COSì!!!
Il problema è che se cadi e ti distruggi non puoi fare “Ricomincia partita” oppure “salva”.
Ma non me ne importa. Vado giù come un treno.
Non l’ho ancora detto?... CHE GUSTO!

Faccio una curva lanciatissimo e vedo una ragazza della protezione civile, inerpicata sopra un masso, che urla a squarciagola. Capisco che si sta rivolgendo a me. Levo una cuffia. Il tempo di dire “COMEEEEE????” che intuisco “C’è UN ALBEROOOOOOOOOOOOOOOO” …. “un albero???” (penso)….
MA PORC!!!!!!!... ECCO L’ALBERO!!!!!
In discesa, un albero caduto è stato nastrato per cercare di evidenziarlo. “Sono morto!” …. Se freno in discesa, nel fango, mi schianto tipo willy il coyote!
Tento il gesto atletico, intanto parte nella mi testa la canzone “WEEE AREEEE THE CHAMPIOOOONNNS!”, occhi terrorizzati eeeeeet… voilà! CHE CULO! (Benedetti gli ostacoli fatti in pista, devo ringraziare Stefano per avermi massacrato gli zebedei con i suoi
esercizi malefici. Mi hanno salvato la vita!)
Sono salvo per miracolo. Non ci penso troppo. Devo lanciarmi al traguardo e la corsa continua.

Oramai in questa follia, in questo delirio puro siamo in due. Un ragazzo dalla maglia rossa ed io. Lui mi fa da apripista e io lo seguo a ruota. Scendiamo a valle velocissimi e finalmente asfalto. Siamo in paese. Le gambe girano a meraviglia, mi sono ripreso e macino un passo grandioso. Il gruppo di testa sarà già in dirittura d’arrivo e noi superiamo tutti quelli che troviamo per strada.

Eravamo così concentrati che all’ultimo chilometro abbiamo accelerato ancora di più.
Era tutto in accelerazione, così rapido che, come quando metti “avanti” su un film” , arrivati al traguardo non ce ne siamo nemmeno accorti, è stato un brusco STOP!.
Ci strappano via dalle maglie il cartellino e siamo ancora increduli.

Guardo il cronometro. 1h 12’ 07”. Rapido calcolo. Realizzo che sono poco sotto i 5m/k.
Vabbè. E’ andata così. Le gambe hanno ripreso a girare, sul piano, mio atroce nemico, sono vistosamente migliorato così come
nella discesa. La salita, mia solita amica, purtroppo non mi ha aiutato, ma sono rincuorato dal fatto che non è stato un vero e proprio tradimento, mi ha solo ricordato che senza allenamento e sacrificio non si va da nessuna parte.

ll tempo di fare un po’ di spogliatoio e subito ci si scambia le opinioni con gli altri runners.
Qualcuno, arrivato poco dopo, ha detto che il mio tempo non è stato poi così malvagio, considerando il fatto che questa è da sempre una avventura più che una gara. Che i fortissimi non fanno poi chissà quali temponi. Anzi. Le difficoltà sono tante e bisogna mettere in gioco diverse abilità atletiche come avere un buon senso dell’equilibrio, elasticità, comprovata motivazione che tra le tante è l’unica, assieme all’allenamento, a portarti al traguardo.

Nel complesso sono soddisfatto. I nuovi amici mi riempiono letteralmente la borsa di volantini delle prossime gare, e ora mi ritrovo ad avere teoricamente il calendario completo da qui fino a marzo.
Qualche stretta di mano, un arrivederci e sono in strada verso la via del ritorno.

La motivazione di cui vi parlavo? TANTA.
Sono queste giornate che, quando non hai più stimoli, ti ridanno il vigore per riprendere la corsa momentaneamente interrotta.

Alla prossima.

Jean Lu

* (abbiate pazienza, oh lettori di FBBSPORTNEWS, ma il nuovo cronista è sardo e a volte gli scappano parole strane) Rigido, inchiodato



CLASSIFICA DI TAPPA
CLASSIFICA GENERALE
(prime 20 posizioni)
1.
Ponti David
3,8
punti
1.
Ponti David
59,7
punti
2.
Loddo Gianluca
2,6
punti
2.
Volpi Andrea
a
9,9
punti
3.
Karlsson Leif
2
punti
3.
Collins Mark
a
13,1
punti
4.
Collins Mark
1,6
punti
4.
Nigi Lorenzo
a
22,9
punti
5.
Carbone Luigi
1
punto
5.
Cardillo Margherita
a
30,1
punti
6.
Lacalamita Luca
1
punto
6.
Politi Alessio
a
34,9
punti
7.
Meattini Moreno
0,5
punti
7.
Testa Daniele
a
35,5
punti
8.
Volpi Andrea
0*
punti
8.
Milner Rebecca
a
37,3
punti
* Per non aver indossato
9.
Durazzi Luca
a
39,8
punti
nessuna delle maglie sociali.
10.
Berchielli Francesca
a
40,5
punti
(Vedere regola 7.4)
11.
Carpitelli Agnese
"
12.
McAteer Gerrard
a
40,6
punti
CLASSIFICA RADUNI
13.
Cellini Andrea
a
42,3
punti
(prime posizioni)
14.
Di Giampietro Pietro
a
42,6
punti
1.
Volpi Andrea
21
punti
15.
Adams Amanda
a
43,3
punti
2.
Nigi Lorenzo
19
punti
16.
Pasquini Marco
a
43,6
punti
3.
Ponti David
17
punti
17.
Karlsson Leif
a
43,7
punti
4.
Collins Mark
16
punti
18.
Lacalamita Luca
"
5.
Durazzi Luca
13
punti
19.
Loddo Gianluca
"
6.
McAteer Gerrard
13
punti
20.
Zucco Terenzio
a
44,7
punti
7.
Cardillo Margherita
11
punti
CLASSIFICA DEL SABATO
CLASSIFICA MF/ GF
(prime posizioni)
(prime posizioni)
1.
Ponti David
12,5
punti
1.
Testa Daniele
10
punti
2.
Cardillo Margherita
9
punti
2.
Zucco Terenzio
6
punti
3.
Collins Mark
9
punti
3.
Lacalamita Luca
5
punti
4.
Carpitelli Agnese
6,5
punti
4.
Longhini Stefano
5
punti
5.
Volpi Andrea
6
punti
5.
Carpitelli Agnese
4
punti
6.
Berchielli Francesca
4
punti
6
Nigi Lorenzo
4
punti
7.
Milner Rebecca
3,5
punti
7.
Volpi Andrea
4
punti
8.
Durazzi Luca
3
punti
8.
Karlsson Leif
4
punti
9.
Lubbock Andrew
3
punti
10.
Loddo Gianluca
3
punti

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