lunedì 14 aprile 2014

CRONACA DEL 12- 13 APRILE 2014

IL RITORNO DELLO ZIO
MEATTINI TORNA DALL’INFORTUNIO E COGLIE I PRIMI PUNTI STAGIONALI: IL CAMPIONATO RITROVA IL SUO DETENTORE. NEL WEEKEND DEL RADUNO SOCIALE BEN 30 SOCI VANNO A PUNTI. VOLPI CI PROVA MA COLLINS SI DIFENDE. REGGONO NIGI, CARDILLO E CELLINI.

RIASSUNTO DELLA PUNTATA PRECEDENTE
Per ottenere la mano dell’amata Michaellas, Leifus Carlsonio non ha altra scelta che vincere il Giro Peninsulae contro il ricco e disonesto Brachio Fortis e la sua US DPNG Team. La situazione per il nostro eroe presto si mette male…

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SECONDA PUNTATA
Tutto era perso? In apparenza, sì. Ma fu a questo punto che, più o meno simultaneamente, accaddero due cose.
La prima. L’ASD Florentia in Birota, composta da elementi di assoluto valore umano e ineguagliabile spessore atletico, si compattò intorno all’amico. Secondo eminenti studiosi di storia e filosofia, il leggendario Spirito di Gruppo nacque proprio in quell’occasione. Come? Semplice: bastò che ognuno di loro seguisse le proprie inclinazioni naturali, niente di più e niente di meno. Durazio, per esempio, con un discorso sull’amore e il senso della vita lungo una clessidra e tre quarti esortò a non mollare, e sguardi di tigre affiorarono nei volti di chi lo ascoltò; il generoso Nigius tirò senza sosta per 371 leghe di fila e dimezzò il distacco dalla US DPNG Team; il saggio Meattinibus governò la squadra nei momenti difficili; il prode Chiuro scattò più volte quando le strade cominciarono ad inerpicarsi verso il cielo; la temeraria Milnerus, viceversa, guidò a rotta di collo (ma con molta autorevolezza) il gruppo nelle lunghe discese tortuose, dissestate e a strapiombo sul vuoto siderale; il sempre- pronto Martinio azzeccò ogni volta il settaggio migliore per le birote; i valorosi Grifonio e Cellinus non si allontanarono mai da Leifus, proteggendolo dai tifosi scatenati che rischiarono più volte di disarcionarlo per un autographum.
Il secondo imprevisto fu lo scarseggiare di Rubeum Bovem e il conseguente malumore all’interno dell’US DPNG Team. La pozione che metteva le alæ cominciò infatti ad essere razionata, la fatica cominciò a farsi sentire e le gambe non giravano più come prima; in più Landix contattò un sindacalista per sapere se le vergate erano previste dal contratto o gratuite, nel qual caso aveva una mezza idea di assumere un avvocato per intentare una causa per MMCMXC,IX sesterzi.
Arrivarono le grandi montagne. Era dicembre e sullo Stelvio era piuttosto freddino: le tuniche in cotone si rivelarono presto un abbigliamento inadatto e lunghe stalattiti si allungarono dalle narici dei birotisti. Affondando nella neve fino al petto, si pedalava lentamente e con estrema fatica a 0,6 leghe/h.
Brachio Fortis continuò a spremere sangue dalla sua squadra col risultato che 2 gregari disertarono per arruolarsi nella Legione Straniera e altri 2 persero le rotæ del gruppo, esausti: vennero abbandonati al loro destino e nessuno seppe più niente di loro, neanche dopo il disgelo. Landix si fece portavoce di una richiesta di aumento di stipendio per le vergate non previste, gli venne negato e il malumore cominciò a serpeggiare tra i superstiti.
Da par suo, l’ASD FiB limitava con coraggio e determinazione lo svantaggio in 7 clessidre e quattro quinti. Il gruppo era unito e, seguendo le sagge indicazioni di Meattinibus, procedeva nei solchi lasciati dalla US DPNG Team, col duplice apprezzabile risultato di dimezzare la fatica e contenere il ritardo. Momenti difficili, inutile nasconderlo, non mancarono… Presso Bormium, ad esempio, vennero assaliti dai temutissimi Brigantibus Pro Liberatione Septentrionis, ma per fortuna Grifonio e Cellinus (che avevano, in precedenza, seguito un corso per corrispondenza di Pugna graeca/ romanae del Magister Brutus Lee) in IV + IV= VIII debellarono la minaccia…; purtroppo, però, gli ‘uhatààà’ e gli ‘yehààà’ (indispensabili per la buona riuscita delle mosse più importanti) causarono una valanga che rese inagibile il passum Gavie, costringendo gli intrepidi pedalatori ad una piccola deviazione di 300 leghe che li portò a passare da San Gallus e poi da Vaduz…; sul Murum Sormanorum dovettero affrontare le fameliche pretese di un branco di scheletrici lupi grigi: Durazio si fece portavoce del gruppo e asserì molto sbrigativamente che in questo momento l’ASD Fib non aveva tempo da perdere in quisquilie di questo genere in quanto la squadra al gran completo si stava giusto trovando a dover prendere non una ma ben DUE decisioni fondamentali per il futuro (i colori sociali per la tunica ufficiale XXXII- XXXI a.c. e dove posizionare il logo, se sul cuore o in mezzo al petto, e magari, perché no, anche sul mantello), quindi se per cortesia potevano levarsi dai tre passi, grazie; uno yeti si invaghì di Milnerus e cercò con insistenza di fare breccia nel suo cuore, offrendole mazzi di taraxacum officinale e una caverna completa di ogni comfort sul cocuzzolo più esclusivo (e inaccessibile) del Montem Candidus: acqua corrente (gelida), aria condizionata (perenne), un letto ergonomico (su solida pietra), et cetera et cetera, ma Milnerus declinò l’offerta con decisione e lo straziante ululato dello yeti li accompagnò per parecchi giorni (e notti)…; in cima alla Marmolada Leifus Carlsonio scoprì con angoscia che Piccioner non funzionava, non ebbe notizie di Michaellas per una luna intera e quasi cadde in depressione…
Ci vollero 3 mesi per attraversare le Alpi. Ai primi di marzo, stremati ma compatti,  Leifus Carlsonio e i suoi amici arrivarono a Genuam. Il traguardo era ad appena 220 leghe e, nonostante tutto, il distacco dal Team di Brachio Fortis si aggirava ancora intorno alle 9 clessidre e quasi mezza.
Nel frattempo a Brachio Fortis era rimasta una sola botte di Rubeum Bovem e decise di utilizzarla già a Rapallum. Fece ingozzare i suoi 4 gregari superstiti col risultato che due andarono in overdose e vennero ricoverati nel locale hospitium, mentre Landix e Leipheimerib nitrirono vigorosamente, sbuffarono un paio di volte, e partirono a spron battuto, impennando. L’effetto della bevanda sortì risultati assai più che apprezzabili: a Segesta Tigulliorum il vantaggio crebbe a 10 clessidre e 16/17, a Speziam salì di tre clessidre tonde, a Cararam i giudici distratti non cronometrarono il tempo, a Fortitudinis Marmorae non bastarono le clessidre. Sembrava un trionfo certo e annunciato: i messaggeri del Gazzettinium Sportivae corsero con solerzia a Roma per annunciare l’ingresso trionfale di Brachio Fortis ed Aurum Bulbarellum decise che non valeva più la pena stare al seguito della corsa.
Alle porte di Pisae, però, gli effetti del Rubeum Bovem si esaurirono all’improvviso: Leipeimerib cominciò a manifestare i primi sintomi di astinenza tremando vistosamente e venne così, senza tanti complimenti, abbandonato sul ciglio della strada. Un oscuro mercante che si trovava lì per caso lo raccolse e, nonostante le vive proteste dell’atleta, lo vendette come schiavo in una miniera di sale in Uzbekistan. Anche Landix dette chiari segni di cedimento ma strinse i denti per non fare la fine del collega. Almeno per un po’. All’ennesima vergata, infatti, sbottò: “E mo’ basta, ahò!”, si sedette a gambe incrociate in mezzo alla strada (primo caso di sciopero della storia) e mandò un SMS tramite piccione viaggiatore al suo avvocato per dargli mandato di procedere contro i soprusi di Brachio Fortis. Data la lentezza della burocrazia romana, la causa tutt’oggi è ancora in corso.
A non specificate clessidre di distanza (ormai nessun giudice si dava più la pena di calcolare il distacco), l’ASD FiB si mise in formazione su due file e, con cambi regolari, cominciò a spingere sui pedali alla media di 5 leghe/h e ¼ (quasi 11,5 km/h). Il generoso Nigius pestò così forte che molti tifosi lo scambiarono per Fabius Cancellaram, Durazio esaltò i compagni con una seconda esortazione sull’amicizia e l’amore (con tale scusa saltò tre cambi), il prode Chiuro dettò i tempi in salita, la temeraria Milnerus prese in mano la situazione nei punti più tecnici per tracciare le migliori traiettorie, i coraggiosi Grifonio e Cellinus andarono così forte che ruppero i pedali, per fortuna che c’era il sempre- pronto Martinio con la sua officina portatile che aggiustava tutto al volo, il saggio Meattinibus, infine, dettò il ritmo generale a suon di ‘op op op’. Leifus Carlsonio, per ovvie ragioni, non stava nella pelle: tirava per leghe e leghe, sfiancandosi, ma con l’ostinazione e l’ardimento di chi ha un obiettivo e per raggiungerlo è disposto a tutto.
In vetta a Volterram, Meattinibus indicò col dito verso sud e gridò: “Vigilate in fondo valli!” e tutti seguirono la direzione indicata. A non più di sette clessidre, in mezzo al verde della campagna, era possibile scorgere un birotista ritto sui pedali. Ma quello, naturalmente, non era un birotista qualunque, uno di quelli che la domenica intasano le strade e stressano i guidatori di carri, questo era un birotista col mantello rosso, simbolo inequivocabile di nobiltà.
Preso dall’entusiasmo, Leifus Carlsonio si scapicollò giù per discesa con tutta l’ASD FiB che cercava di tenere la sua scia.
Pestò così forte sui pedali che solo a Grossetum si rese conto di aver fatto il vuoto.
Si guardò indietro: nessuno. Si guardò di qua e di là: nessuno.
Doveva prendere una decisione e la prese: si mise in posizione aerodinamica sulla sua birota e proseguì l’inseguimento da solo.

(PERSEVERAT PROXIMA SEPTIMANA)
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CLASSIFICA DI TAPPA
CLASSIFICA GENERALE
(prime 15 posizioni)
1.
Volpi Andrea
5,5
punti
1.
Collins Mark
23,2
punti
2.
Cardillo Margherita
5
punti
2.
Volpi Andrea
a
1,3
punti
3.
Collins Mark
5
punti
3.
Nigi Lorenzo
a
4,8
punti
4.
Ponti David
4,7
punti
4.
Cardillo Margherita
a
6,3
punti
5.
Berchielli Francesca
4,3
punti
5.
Cellini Andrea
a
6,8
punti
6.
Lubbock Andrew
4
punti
6.
Milner Rebecca
a
9
punti
7.
Masefield Barbara
4
punti
7.
Politi Alessio
a
9,3
punti
8.
Testa Daniele
4
punti
8.
Ponti David
a
9,8
punti
9.
Meattini Moreno
3,5
punti
9.
Lacalamita Luca
a
10,2
punti
10.
Cellini Andrea
3,3
punti
10.
Testa Daniele
a
10,5
punti
11.
Durazzi Luca
3,3
punti
11.
Carpitelli Agnese
a
11,7
punti
12.
Lacalamita Luca
3,3
punti
12.
Durazzi Luca
a
12,2
punti
13.
Nigi Lorenzo
3,3
punti
13.
McAteer Gerrard
a
12,5
punti
14.
Politi Alessio
3,3
punti
14.
Berchielli Francesca
a
13,2
punti
15.
Pasquini Marco
3,2
punti
15.
Zucco Terenzio
"
16.
Adams Amanda
3
punti
17.
Carbone Luigi
3
punti
CLASSIFICA DEL SABATO
18.
Chiuri Paolo
3
punti
19.
Conti Roberto
3
punti
1.
Cardillo Margherita
6
punti
20.
Di Clemente Domenico
3
punti
2.
Volpi Andrea
5
punti
21.
Di Giampietro Pietro
3
punti
3.
Carpitelli Agnese
4,5
punti
22.
Karlsson Leif
3
punti
4.
Collins Mark
4
punti
23.
Longhini Stefano
3
punti
5.
Ponti David
4
punti
24.
Martini Andrea
3
punti
6.
Cellini Andrea
2,5
punti
25.
McAteer Gerrard
3
punti
7.
Milner Rebecca
2,5
punti
26.
Milner Rebecca
3
punti
27.
Pieraccioni Paolo
3
punti
CLASSIFICA RADUNI
28.
Sconzo Marika
3
punti
29.
Zucco Terenzio
3
punti
1.
Nigi Lorenzo
9
punti
30.
Carpitelli Agnese
1
punto
2.
Politi Alessio
9
punti
3.
Volpi Andrea
9
punti
CLASSIFICA MF/ GF
4.
Cardillo Margherita
7
punti
5.
Cellini Andrea
7
punti
1.
Testa Daniele
5
punti
6.
Collins Mark
7
punti
2.
Volpi Andrea
4
punti
7.
Durazzi Luca
7
punti
3.
Collins Mark
3
punti
8.
Lacalamita Luca
7
punti
4.
Lacalamita Luca
3
punti
9.
McAteer Gerrard
6
punti
5.
Longhini Stefano
3
punti
10.
Milner Rebecca
6
punti
6
McAteer Gerrard
3
punti
11.,
Ponti David
6
punti
12.
Karlsson Leif
5
punti
13.
Pasquini Marco
5
punti
14.
Zucco Terenzio
5
punti


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