IL RITORNO DELLO ZIO
MEATTINI TORNA
DALL’INFORTUNIO E COGLIE I PRIMI PUNTI STAGIONALI: IL CAMPIONATO RITROVA IL
SUO DETENTORE. NEL WEEKEND DEL RADUNO SOCIALE BEN 30 SOCI VANNO A PUNTI.
VOLPI CI PROVA MA COLLINS SI DIFENDE. REGGONO NIGI, CARDILLO E CELLINI.
|
RIASSUNTO DELLA PUNTATA PRECEDENTE
Per ottenere la mano dell’amata Michaellas,
Leifus Carlsonio non ha altra scelta che vincere il Giro Peninsulae contro il
ricco e disonesto Brachio Fortis e la sua US DPNG Team. La situazione per il
nostro eroe presto si mette male…
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SECONDA PUNTATA
Tutto era perso? In apparenza, sì. Ma fu a
questo punto che, più o meno simultaneamente, accaddero due cose.
La prima. L’ASD Florentia in Birota,
composta da elementi di assoluto valore umano e ineguagliabile spessore
atletico, si compattò intorno all’amico. Secondo eminenti studiosi di storia e
filosofia, il leggendario Spirito di Gruppo nacque proprio in quell’occasione.
Come? Semplice: bastò che ognuno di loro seguisse le proprie inclinazioni
naturali, niente di più e niente di meno. Durazio, per esempio, con un discorso
sull’amore e il senso della vita lungo una clessidra e tre quarti esortò a non
mollare, e sguardi di tigre affiorarono nei volti di chi lo ascoltò; il
generoso Nigius tirò senza sosta per 371 leghe di fila e dimezzò il distacco
dalla US DPNG Team; il saggio Meattinibus governò la squadra nei momenti
difficili; il prode Chiuro scattò più volte quando le strade cominciarono ad
inerpicarsi verso il cielo; la temeraria Milnerus, viceversa, guidò a rotta di
collo (ma con molta autorevolezza) il gruppo nelle lunghe discese tortuose, dissestate
e a strapiombo sul vuoto siderale; il sempre- pronto Martinio azzeccò ogni
volta il settaggio migliore per le birote; i valorosi Grifonio e Cellinus non
si allontanarono mai da Leifus, proteggendolo dai tifosi scatenati che
rischiarono più volte di disarcionarlo per un autographum.
Il secondo imprevisto fu lo scarseggiare di
Rubeum Bovem e il conseguente malumore all’interno dell’US DPNG Team. La
pozione che metteva le alæ cominciò infatti ad essere razionata, la fatica
cominciò a farsi sentire e le gambe non giravano più come prima; in più Landix
contattò un sindacalista per sapere se le vergate erano previste dal contratto
o gratuite, nel qual caso aveva una mezza idea di assumere un avvocato per
intentare una causa per MMCMXC,IX sesterzi.
Arrivarono le grandi montagne. Era dicembre
e sullo Stelvio era piuttosto freddino: le tuniche in cotone si rivelarono
presto un abbigliamento inadatto e lunghe stalattiti si allungarono dalle
narici dei birotisti. Affondando nella neve fino al petto, si pedalava
lentamente e con estrema fatica a 0,6 leghe/h.
Brachio Fortis continuò a spremere sangue
dalla sua squadra col risultato che 2 gregari disertarono per arruolarsi nella
Legione Straniera e altri 2 persero le rotæ del gruppo, esausti: vennero
abbandonati al loro destino e nessuno seppe più niente di loro, neanche dopo il
disgelo. Landix si fece portavoce di una richiesta di aumento di stipendio per
le vergate non previste, gli venne negato e il malumore cominciò a serpeggiare
tra i superstiti.
Da par suo, l’ASD FiB limitava con coraggio
e determinazione lo svantaggio in 7 clessidre e quattro quinti. Il gruppo era
unito e, seguendo le sagge indicazioni di Meattinibus, procedeva nei solchi
lasciati dalla US DPNG Team, col duplice apprezzabile risultato di dimezzare la
fatica e contenere il ritardo. Momenti difficili, inutile nasconderlo, non
mancarono… Presso Bormium, ad esempio, vennero assaliti dai temutissimi
Brigantibus Pro Liberatione Septentrionis, ma per fortuna Grifonio e Cellinus
(che avevano, in precedenza, seguito un corso per corrispondenza di Pugna
graeca/ romanae del Magister Brutus Lee) in IV + IV= VIII debellarono la
minaccia…; purtroppo, però, gli ‘uhatààà’ e gli ‘yehààà’ (indispensabili per la
buona riuscita delle mosse più importanti) causarono una valanga che rese
inagibile il passum Gavie, costringendo gli intrepidi pedalatori ad una piccola
deviazione di 300 leghe che li portò a passare da San Gallus e poi da Vaduz…; sul
Murum Sormanorum dovettero affrontare le fameliche pretese di un branco di
scheletrici lupi grigi: Durazio si fece portavoce del gruppo e asserì molto
sbrigativamente che in questo momento l’ASD Fib non aveva tempo da perdere in
quisquilie di questo genere in quanto la squadra al gran completo si stava
giusto trovando a dover prendere non una ma ben DUE decisioni fondamentali per
il futuro (i colori sociali per la tunica ufficiale XXXII- XXXI a.c. e dove
posizionare il logo, se sul cuore o in mezzo al petto, e magari, perché no,
anche sul mantello), quindi se per cortesia potevano levarsi dai tre passi,
grazie; uno yeti si invaghì di Milnerus e cercò con insistenza di fare breccia
nel suo cuore, offrendole mazzi di taraxacum officinale e una caverna completa
di ogni comfort sul cocuzzolo più esclusivo (e inaccessibile) del Montem
Candidus: acqua corrente (gelida), aria condizionata (perenne), un letto
ergonomico (su solida pietra), et cetera et cetera, ma Milnerus declinò
l’offerta con decisione e lo straziante ululato dello yeti li accompagnò per
parecchi giorni (e notti)…; in cima alla Marmolada Leifus Carlsonio scoprì con
angoscia che Piccioner non funzionava, non ebbe notizie di Michaellas per una
luna intera e quasi cadde in depressione…
Ci vollero 3 mesi per attraversare le Alpi.
Ai primi di marzo, stremati ma compatti,
Leifus Carlsonio e i suoi amici arrivarono a Genuam. Il traguardo era ad
appena 220 leghe e, nonostante tutto, il distacco dal Team di Brachio Fortis si
aggirava ancora intorno alle 9 clessidre e quasi mezza.
Nel frattempo a Brachio Fortis era rimasta
una sola botte di Rubeum Bovem e decise di utilizzarla già a Rapallum. Fece
ingozzare i suoi 4 gregari superstiti col risultato che due andarono in
overdose e vennero ricoverati nel locale hospitium, mentre Landix e
Leipheimerib nitrirono vigorosamente, sbuffarono un paio di volte, e partirono
a spron battuto, impennando. L’effetto della bevanda sortì risultati assai più
che apprezzabili: a Segesta Tigulliorum il vantaggio crebbe a 10 clessidre
e 16/17, a Speziam salì di tre clessidre tonde, a Cararam i giudici distratti
non cronometrarono il tempo, a Fortitudinis Marmorae non bastarono le
clessidre. Sembrava un trionfo certo e annunciato: i messaggeri del Gazzettinium
Sportivae corsero con solerzia a Roma per annunciare l’ingresso trionfale di
Brachio Fortis ed Aurum Bulbarellum decise che non valeva più la pena stare al
seguito della corsa.
Alle
porte di Pisae, però, gli effetti del Rubeum Bovem si esaurirono
all’improvviso: Leipeimerib cominciò a manifestare i primi sintomi di astinenza
tremando vistosamente e venne così, senza tanti complimenti, abbandonato sul
ciglio della strada. Un oscuro mercante che si trovava lì per caso lo raccolse
e, nonostante le vive proteste dell’atleta, lo vendette come schiavo in una
miniera di sale in Uzbekistan. Anche Landix dette chiari segni di cedimento ma
strinse i denti per non fare la fine del collega. Almeno per un po’.
All’ennesima vergata, infatti, sbottò: “E mo’ basta, ahò!”, si sedette a gambe
incrociate in mezzo alla strada (primo caso di sciopero della storia) e mandò
un SMS tramite piccione viaggiatore al suo avvocato per dargli mandato di
procedere contro i soprusi di Brachio Fortis. Data la lentezza della burocrazia
romana, la causa tutt’oggi è ancora in corso.
A
non specificate clessidre di distanza (ormai nessun giudice si dava più la pena
di calcolare il distacco), l’ASD FiB si mise
in formazione su due file e, con cambi regolari, cominciò a spingere sui pedali
alla media di 5 leghe/h e ¼ (quasi 11,5 km/h ). Il generoso Nigius pestò così forte
che molti tifosi lo scambiarono per Fabius Cancellaram, Durazio esaltò i
compagni con una seconda esortazione sull’amicizia e l’amore (con tale scusa
saltò tre cambi), il prode Chiuro dettò i tempi in salita, la temeraria Milnerus
prese in mano la situazione nei punti più tecnici per tracciare le migliori
traiettorie, i coraggiosi Grifonio e Cellinus andarono così forte che ruppero i
pedali, per fortuna che c’era il sempre- pronto Martinio con la sua officina
portatile che aggiustava tutto al volo, il saggio Meattinibus, infine, dettò il
ritmo generale a suon di ‘op op op’. Leifus Carlsonio, per ovvie ragioni, non
stava nella pelle: tirava per leghe e leghe, sfiancandosi, ma con l’ostinazione
e l’ardimento di chi ha un obiettivo e per raggiungerlo è disposto a tutto.
In vetta a Volterram, Meattinibus indicò
col dito verso sud e gridò: “Vigilate in fondo valli!” e tutti seguirono la
direzione indicata. A non più di sette clessidre, in mezzo al verde della
campagna, era possibile scorgere un birotista ritto sui pedali. Ma quello,
naturalmente, non era un birotista qualunque, uno di quelli che la domenica
intasano le strade e stressano i guidatori di carri, questo era un birotista
col mantello rosso, simbolo inequivocabile di nobiltà.
Preso dall’entusiasmo, Leifus Carlsonio si
scapicollò giù per discesa con tutta l’ASD FiB che cercava di tenere la sua
scia.
Pestò così forte sui pedali che solo a
Grossetum si rese conto di aver fatto il vuoto.
Si guardò indietro: nessuno. Si guardò di
qua e di là: nessuno.
Doveva prendere una decisione e la prese:
si mise in posizione aerodinamica sulla sua birota e proseguì l’inseguimento da
solo.
CLASSIFICA DI TAPPA
|
CLASSIFICA GENERALE
|
|||||||||
(prime 15 posizioni)
|
||||||||||
1.
|
Volpi Andrea
|
5,5
|
punti
|
1.
|
Collins Mark
|
23,2
|
punti
|
|||
2.
|
Cardillo Margherita
|
5
|
punti
|
2.
|
Volpi Andrea
|
a
|
1,3
|
punti
|
||
3.
|
Collins Mark
|
5
|
punti
|
3.
|
Nigi Lorenzo
|
a
|
4,8
|
punti
|
||
4.
|
Ponti David
|
4,7
|
punti
|
4.
|
Cardillo Margherita
|
a
|
6,3
|
punti
|
||
5.
|
Berchielli Francesca
|
4,3
|
punti
|
5.
|
Cellini Andrea
|
a
|
6,8
|
punti
|
||
6.
|
Lubbock Andrew
|
4
|
punti
|
6.
|
Milner Rebecca
|
a
|
9
|
punti
|
||
7.
|
Masefield Barbara
|
4
|
punti
|
7.
|
Politi Alessio
|
a
|
9,3
|
punti
|
||
8.
|
Testa Daniele
|
4
|
punti
|
8.
|
Ponti David
|
a
|
9,8
|
punti
|
||
9.
|
Meattini Moreno
|
3,5
|
punti
|
9.
|
Lacalamita Luca
|
a
|
10,2
|
punti
|
||
10.
|
Cellini Andrea
|
3,3
|
punti
|
10.
|
Testa Daniele
|
a
|
10,5
|
punti
|
||
11.
|
Durazzi Luca
|
3,3
|
punti
|
11.
|
Carpitelli Agnese
|
a
|
11,7
|
punti
|
||
12.
|
Lacalamita Luca
|
3,3
|
punti
|
12.
|
Durazzi Luca
|
a
|
12,2
|
punti
|
||
13.
|
Nigi Lorenzo
|
3,3
|
punti
|
13.
|
McAteer Gerrard
|
a
|
12,5
|
punti
|
||
14.
|
Politi Alessio
|
3,3
|
punti
|
14.
|
Berchielli Francesca
|
a
|
13,2
|
punti
|
||
15.
|
Pasquini Marco
|
3,2
|
punti
|
15.
|
Zucco Terenzio
|
"
|
||||
16.
|
Adams Amanda
|
3
|
punti
|
|||||||
17.
|
Carbone Luigi
|
3
|
punti
|
CLASSIFICA DEL SABATO
|
||||||
18.
|
Chiuri Paolo
|
3
|
punti
|
|||||||
19.
|
Conti Roberto
|
3
|
punti
|
1.
|
Cardillo Margherita
|
6
|
punti
|
|||
20.
|
Di Clemente Domenico
|
3
|
punti
|
2.
|
Volpi Andrea
|
5
|
punti
|
|||
21.
|
Di Giampietro Pietro
|
3
|
punti
|
3.
|
Carpitelli Agnese
|
4,5
|
punti
|
|||
22.
|
Karlsson Leif
|
3
|
punti
|
4.
|
Collins Mark
|
4
|
punti
|
|||
23.
|
Longhini Stefano
|
3
|
punti
|
5.
|
Ponti David
|
4
|
punti
|
|||
24.
|
Martini Andrea
|
3
|
punti
|
6.
|
Cellini Andrea
|
2,5
|
punti
|
|||
25.
|
McAteer Gerrard
|
3
|
punti
|
7.
|
Milner Rebecca
|
2,5
|
punti
|
|||
26.
|
Milner Rebecca
|
3
|
punti
|
|||||||
27.
|
Pieraccioni Paolo
|
3
|
punti
|
CLASSIFICA RADUNI
|
||||||
28.
|
Sconzo Marika
|
3
|
punti
|
|||||||
29.
|
Zucco Terenzio
|
3
|
punti
|
1.
|
Nigi Lorenzo
|
9
|
punti
|
|||
30.
|
Carpitelli Agnese
|
1
|
punto
|
2.
|
Politi Alessio
|
9
|
punti
|
|||
3.
|
Volpi Andrea
|
9
|
punti
|
|||||||
CLASSIFICA MF/ GF
|
4.
|
Cardillo Margherita
|
7
|
punti
|
||||||
5.
|
Cellini Andrea
|
7
|
punti
|
|||||||
1.
|
Testa Daniele
|
5
|
punti
|
6.
|
Collins Mark
|
7
|
punti
|
|||
2.
|
Volpi Andrea
|
4
|
punti
|
7.
|
Durazzi Luca
|
7
|
punti
|
|||
3.
|
Collins Mark
|
3
|
punti
|
8.
|
Lacalamita Luca
|
7
|
punti
|
|||
4.
|
Lacalamita Luca
|
3
|
punti
|
9.
|
McAteer Gerrard
|
6
|
punti
|
|||
5.
|
Longhini Stefano
|
3
|
punti
|
10.
|
Milner Rebecca
|
6
|
punti
|
|||
6
|
McAteer Gerrard
|
3
|
punti
|
11.,
|
Ponti David
|
6
|
punti
|
|||
12.
|
Karlsson Leif
|
5
|
punti
|
|||||||
13.
|
Pasquini Marco
|
5
|
punti
|
|||||||
14.
|
Zucco Terenzio
|
5
|
punti
|
|||||||
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