IN FUGA
VOLPI RESISTE ALL’ASSALTO
DI PONTI E MANTIENE LA VETTA DELLA CLASSIFICA. COLLINS CEDE ANCORA QUALCOSA
MA TIENE IL PASSO. NIGI LOTTA PER NON RIMANERE INDIETRO. POI IL VUOTO. CARDILLO
A -15, MILNER, TESTA E POLITI A -18, CARPITELLI E DURAZZI A -22.
|
COLORADO JOLLINS E LA BICICLETTA DELL’INVINCIBILITA’
Esperanza non è una città, non è un paese e neanche un villaggio. Esperanza
non è un borgo, non è una contrada e non è neanche una via. In realtà non è
niente: solo un nome beneaugurante buttato lì a caso sulla carta geografica
dell’Antartide, un puntino nero inghiottito da milioni di chilometri quadrati
di ghiaccio, proprio al confine con l’oceano, messo lì chissà da chi e chissà
perché, forse tanto per riempire un vuoto. A Esperanza non ci sono semafori,
non ci sono pali del telefono e non ci sono fermate del tram. Non ci sono campi
da calcio, non ci sono parchimetri, non ci sono centri commerciali. A pensarci
bene, non essendoci niente di tutto ciò, non ci sono neanche le strade. A
Esperanza, questo sì, si potrebbero fare tante piste da pattinaggio, perché il
ghiaccio non manca di certo, ovunque si guardi: a sud, a nord, a est, a ovest,
a perdita d’occhio, persino il cielo sembra una immensa lastra grigia e gelida
con un sole piccolo e rattrappito che fa del suo meglio lì nel mezzo. Ma,
curiosamente, nessuno ci ha mai pensato.
Be’, a essere precisi, in mezzo a quel niente desolante stritolato
dalla morsa del freddo, una cosa c’è: un
distributore automatico di biglietti per la Broken Ice Airlines. E se ci fate
caso, quel solco accidentato che si allunga dritto verso la costa frastagliata,
il precipizio e l’oceano, forse, ma dico forse,
è una pista d’atterraggio per aerei…
Sul distributore automatico c’è un cartello scritto a mano attaccato
con lo scotch. Il cartello è scolorito e quasi illeggibile, ma anche se fosse
stato in buone condizioni avreste dovuto conoscere il tamaghust, un
antichissimo idioma del posto, non più parlato da anima viva visto che l’ultimo
discendente dei tamaghustiani (l’autore, tra l’altro, del cartello) è venuto a
mancare nel 1983. Sul cartello c’è scritto: పం«పి
אָణీద ఈఊరు వ¶స్సు!
ఇక్కడ
మcª౪{∙ణించడ‡నికి కాదͽ҉╚▼☺☼
దΔ₪వున ప్రార్Ω, che più o meno vuol dire “Quest’affare
è guasto! Pregate di non morire qui”
Il distributore automatico, insomma, non funziona già da un bel po’ ma,
per ovvie ragioni, sono in pochi a lamentarsene. Uno di questi, però e guarda
caso, è Colorado Jollins, stimato professore di biciclettologia nel quotidiano
e incallito avventuriero del pedale a tempo perso. Eccolo là, lo vedete? No,
no, quello con lo smoking è un pinguino
incuriosito dall’inconsueto trambusto. Colorado Jollins è l’altro, quello con
una giacca di cuoio FBB sopra alla camicia bianca col giglio di Firenze bianco
in campo nero, consunti stivali Shimano ai piedi e il cappello/ casco a tesa
larga ben calcato sulla testa e allacciato sotto il collo. Quello con la
bicicletta da corsa Wilier e la sacca per la sopravvivenza attaccata sotto al
sellino, insomma. Sì, quello che impreca in tutte le lingue conosciute e in
almeno 28 dialetti (fuorché, ahilui, il tamaghust) mentre prende a calci il
distributore. Lui.
L’avventuriero.
Colorado Jollins.
Il mito.
Aveva appena completato il giro dell’Antartide in 5 tappe di 860 km
l’una, era stanco, un po’ infreddolito e non vedeva l’ora di tornarsene a casa
per riscaldarsi un po’ col clima arido e desertico della sua Denver (Colorado, naturalmente,
USA), 40 gradi all’ombra in inverno. Non aveva trovato il Ciclosauro, la vera
ragione della spedizione, quello no, ma aveva fatto amicizia con tantissime foche,
aveva pedalato in mezzo agli orsi bianchi, aveva fatto il bagno con le balene e
avvistato persino uno pterodattilo. Per cui, in fondo, era soddisfatto dell’esperienza.
Colorado Jollins stava seduto su uno spunzone di roccia nell’atto di
staccarsi dal naso le stalattiti di ghiaccio quando accadde la cosa più
inaspettata che possa succedere a Esperanza: incontrare un altro essere umano.
“Jollins?” Chiese un tipo alto il cui volto era nascosto da occhiali
scuri, da un cappello nero e dal bavero rialzato di un lungo cappotto, nero
anch’esso. Gli si vedeva solo il naso.
“Sì?”
“Il dottor Mark Jollins?”
“Preferisco Colorado Jollins.
Sa, gli sponsor…”
Il tipo tutto nero fu molto vago nel presentarsi ma fu assai lesto a
tirare fuori dalla tasca del cappotto un tomo di 1800 pagine. Senza perdere
tempo, iniziò a illustrare a Colorado la magnificenza dei prodotti illustrati:
un telaio in titanio con macchinetta del caffè incorporata nella canna; un
sacco a pelo termoelettrico per pipistrelli (che non è esattamente utile a un
ciclista ma era in offerta a soli 699 euro e 99, quindi poteva valere la pena
pensarci un po’ su); l’ombrescio, ‘l’ombrello all’arrovescio’ per raccogliere
l’acqua piovana (‘ecologia allo stato puro per il cittadino del futuro’, recitava
lo slogan, e in più volete mettere il piacere di girare per le strade sotto un
temporale con una damigiana piena d’acqua sotto braccio o sulle spalle?); scarpe
con lettore cd Samsung inserito nel tacco comprensivo di un lungo auricolare
che, per un corretto funzionamento, andrebbe arrotolato come edera selvatica su
per il polpaccio, la gamba, il tronco del corpo, il collo e infine appuntato al lobo dell’orecchio con la graffettatrice (pare che la ditta
produttrice sia già fallita, peccato); quindi, dite udite, per i più pigri, ma
pigri davvero, la fantastica forchetta a pila che avvolge da sola gli
spaghetti; e ancora…
Dopo 6 ore e 24 minuti, con un tonfo così forte da risvegliare Colorado
dal torpore in cui era caduto, il misterioso personaggio richiuse di scatto il
catalogo e chiese a bruciapelo: “Bando alle ciance, dottor Jollins! Cosa sa
della Bicicletta d’Oro dell’Invincibilità?”
Il dottor Jollins, improvvisamente sveglio e interessato all’argomento,
si dimenticò delle stalattiti e sgranò gli occhi: “La bicicletta d’Oro
dell’Invincibilità? Si dice essere appartenuta a Elpidio il Grande, re dei
Goti, vissuto nel V secolo a.c. Si dice renda invincibile chiunque ci si sieda
sopra. Ma, ovviamente, è una leggenda”
“Ne è sicuro?”
Il misterioso individuo riuscì a calamitare la totale attenzione di
Colorado Jollins: “Cosa intende dire, signor…? Non ho capito come si chiama…”
“Non è importante. Dottor Jollins, la bicicletta dell’invincibilità esiste e l’umanità è in grave pericolo.
Io voglio che lei la trovi e la metta al sicuro consegnandola a me”
“Ah. E quanto mi paga?”
“Ehmmm… eh? Oh, guardi là! Un rarissimo elephantus volantem,
volgarmente detto Dumbo!”
“Dove?”
“No, ha girato di là, peccato”
“Che stavo dicendo? Ah sì, ho chiesto quanto mi…”
“… Dottor Jollins, conosce Janadolf Ullrichler?”
Colorado strinse il pugno e ringhiò: “Janadolf Ullrichler… il mio
acerrimo rivale… ciclista disonesto, avventuriero senza scrupoli… Ma non ho
capito quanto mi p…”
“E se le dicessi che Janadolf Ullrichler e la sua Deutche SS Telefunken
zu Pedalen sono entrati in possesso di una mappa con l’ubicazione esatta della
Bicicletta d’Oro dell’Invincibilità? E se le dicessi che il loro intento è
trovarla, possederla e DOMINARE il Campionato FBB? Eh? Ehhh?! Se le dicessi
tutto questo?!”
Colorado Jollins guardò verso l’orizzonte e lasciò che il gelido vento
tentasse invano di portargli via il cappello/ casco. Serrò la mascella tanto da
digrignare i denti e i suoi occhi divennero due strette fessure zampillanti lapilli
incandescenti. Infine, sentenziò: “Dico che non possiamo permetterlo!” E nella
sua testa, ma solo nella sua testa, se volete sentirla anche voi dovete
cliccare qui, partì la
colonna sonora.
“Quando pa…” …rtiamo? La
domanda gli rimase impigliata nella gola quando si accorse di essere rimasto solo.
Il misterioso interlocutore era sparito. Letteralmente volatilizzato.
Così a Colorado Jollins rimase una sola cosa da fare: aspettare con
pazienza per 16 giorni il primo volo della Broken Ice Airlines augurandosi al
contempo che ci fosse la possibilità di fare il biglietto a bordo.
Purtroppo a Esperanza non ci sono molte attrazioni e può capitare di
annoiarsi un po’. Per fortuna il tipo aveva lasciato lì il suo catalogo di 1800
pagine…
CLASSIFICA DI TAPPA
|
CLASSIFICA GENERALE
|
|||||||||
(prime 20 posizioni)
|
||||||||||
1.
|
Ponti David
|
8,4*
|
punti
|
1.
|
Volpi Andrea
|
40,4
|
punti
|
|||
2.
|
Volpi Andrea
|
7,6*
|
punti
|
2.
|
Ponti David
|
a
|
0,7
|
punti
|
||
3.
|
Collins Mark
|
6*
|
punti
|
3.
|
Collins Mark
|
a
|
5,8
|
punti
|
||
4.
|
Nigi Lorenzo
|
5*
|
punti
|
4.
|
Nigi Lorenzo
|
a
|
8,8
|
punti
|
||
5.
|
Adams Amanda
|
4*
|
punti
|
5.
|
Cardillo Margherita
|
a
|
15,5
|
punti
|
||
6.
|
Milner Rebecca
|
4**
|
punti
|
6.
|
Milner Rebecca
|
a
|
18
|
punti
|
||
7.
|
Loddo Gianluca
|
3
|
punti
|
7.
|
Testa Daniele
|
a
|
18,2
|
punti
|
||
8.
|
Cardillo Margherita
|
2
|
punti
|
8.
|
Politi Alessio
|
a
|
18,6
|
punti
|
||
9.
|
Politi Alessio
|
2**
|
punti
|
9.
|
Carpitelli Agnese
|
a
|
22,2
|
punti
|
||
10.
|
Conti Alessandro
|
1
|
punto
|
10.
|
Durazzi Luca
|
a
|
22,5
|
punti
|
||
11.
|
Durazzi Luca
|
1
|
punto
|
11.
|
Cellini Andrea
|
a
|
23
|
punti
|
||
12.
|
Impallomeni Giacomo
|
1
|
punto
|
12.
|
Berchielli Francesca
|
a
|
25,2
|
punti
|
||
13.
|
McAteer Gerrard
|
1
|
punto
|
13.
|
Lacalamita Luca
|
a
|
25,4
|
punti
|
||
14.
|
Testa Daniele
|
1***
|
punto
|
14.
|
Zucco Terenzio
|
"
|
||||
15.
|
Meattini Moreno
|
0,5
|
punti
|
15.
|
McAteer Gerrard
|
a
|
25,5
|
punti
|
||
16.
|
Adams Amanda
|
a
|
26,7
|
punti
|
||||||
* 3 punti bonus quiz Giro d'Italia
|
17.
|
Karlsson Leif
|
a
|
28,4
|
punti
|
|||||
** 2 punti bonus quiz Giro d'Italia
|
18.
|
Pasquini Marco
|
a
|
30,2
|
punti
|
|||||
*** 1 punto bonus quiz Giro d'Italia
|
19.
|
Pieraccioni Paolo
|
a
|
31,2
|
punti
|
|||||
20.
|
Lubbock Andrew
|
a
|
31,9
|
punti
|
||||||
CLASSIFICA RADUNI
|
||||||||||
(prime posizioni)
|
CLASSIFICA DEL SABATO
|
|||||||||
1.
|
Volpi Andrea
|
16
|
punti
|
(prime posizioni)
|
||||||
2.
|
Nigi Lorenzo
|
15
|
punti
|
1.
|
Ponti David
|
9
|
punti
|
|||
3.
|
Durazzi Luca
|
11
|
punti
|
2.
|
Collins Mark
|
8
|
punti
|
|||
4.
|
Ponti David
|
10
|
punti
|
3.
|
Cardillo Margherita
|
7
|
punti
|
|||
5.
|
Cardillo Margherita
|
9
|
punti
|
4.
|
Carpitelli Agnese
|
6,5
|
punti
|
|||
6.
|
Collins Mark
|
9
|
punti
|
5.
|
Volpi Andrea
|
6
|
punti
|
|||
7.
|
McAteer Gerrard
|
9
|
punti
|
6.
|
Milner Rebecca
|
3,5
|
punti
|
|||
8.
|
Politi Alessio
|
9
|
punti
|
|||||||
9.
|
Milner Rebecca
|
8
|
punti
|
CLASSIFICA MF/ GF
|
||||||
10.
|
Cellini Andrea
|
7
|
punti
|
(prime posizioni)
|
||||||
12.
|
Karlsson Leif
|
7
|
punti
|
1.
|
Testa Daniele
|
10
|
punti
|
|||
13.
|
Lacalamita Luca
|
7
|
punti
|
2.
|
Zucco Terenzio
|
6
|
punti
|
|||
14.
|
Adams Amanda
|
6
|
punti
|
3.
|
Lacalamita Luca
|
5
|
punti
|
|||
15.
|
Berchielli Francesca
|
5
|
punti
|
4.
|
Longhini Stefano
|
5
|
punti
|
|||
16.
|
Di Clemente Domenico
|
5
|
punti
|
5.
|
Carpitelli Agnese
|
4
|
punti
|
|||
17.
|
Pasquini Marco
|
5
|
punti
|
6
|
Nigi Lorenzo
|
4
|
punti
|
|||
18.
|
Pieraccioni Paolo
|
5
|
punti
|
7.
|
Volpi Andrea
|
4
|
punti
|
|||
19.
|
Testa Daniele
|
5
|
punti
|
|||||||
20.
|
Zucco Terenzio
|
5
|
punti
|
|||||||
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