lunedì 17 febbraio 2014

CRONACA DEL 15- 16 FEBBRAIO 2014


LA PRIMA SFIDA
COLLINS ATTACCA, NIGI PERDE PUNTI MA TIENE LA TESTA DELLA CLASSIFICA

Forse si tratta solo di una prima scaramuccia, o forse fanno sul serio, solo le prossime settimane riveleranno qualche indizio sulla questione: tanto sta che, in queste prime fasi, Lorenzo Nigi e Mark Collins sembrano voler prendere in mano le redini del campionato. Chissà, magari un giorno scriveranno libri su di loro o gireranno film come è già successo per molti campioni che li hanno preceduti nel tempo.
Alzi la mano, per esempio, chi ha sentito parlare almeno una volta di Bartali e Coppi. Ehilà, quante mani alzate! Un pebliscito! In effetti questa era facile, Bartali e Coppi hanno lasciato tracce indelebili sulle strade del Giro e del Tour, la loro rivalità è una leggenda che ancora oggi infiamma i tifosi di uno e dell’altro. Impossibile non averli mai sentiti nominare, vero?
Ora, alzi la mano chi ha sentito parlare di Prost e Senna. Ohhh, quante! Be’, la stragrande maggioranza di quelle mani alzate sono di uomini ma vedo anche qualche donna che si sbraccia con vigore. Prost e Senna si dettero battaglia tra la fine degli anni ’80 e primi anni ’90 e dopo di loro la Formula 1 non ha più avuto lo stesso fascino.
Alzi la mano chi ha sentito parlare della rivalità tra Valentino Rossi e Max Biaggi. Forse una rivalità più mediatica che agonistica, visto che vinceva sempre il primo, ma mi sembra di vedere un buon 70% di mani alzate.
L’ultima, dài: Koppinen- Pauwels? Come, nessuno?!! Ma com’è possibile? Ilmari Koppinen e Emiel Pauwels sono mostri sacri: nessuno prima di loro e il vuoto dopo…
Ok, è una storia che vale la pena raccontare e, dato che non c’è nessun altro che conosca i dettagli, sarò io a farlo.
Tanti ma tanti anni fa, Koppinen (che era il cugino finnico del nostro Fausto nazionale) un giorno chiamò al telefono l’amico Pauwels per chiedergli se gli andava di prendere un caffè insieme. All’epoca erano giovani e belli ma soprattutto erano amici, così Pauwels accettò volentieri. “Ci vediamo al solito posto, lo StrapiomBar di Vaasa, quello a picco sul fiordo est?”
“Sì! Sto arrivando, aspettami!” Rispose Pauwels con grande entusiasmo.
E Koppinen aspettò sorseggiando al tavolo del bar il primo Glogg della giornata (una bevanda tipica finlandese: 3/4 di litro di vino rosso e 1/4 di brandy, 5 chiodi di garofano, ½ kg di mandorle amare tritate a polvere, un altro ½ kg di uvetta spagnola da lasciare galleggiare in superficie, 3 bastoncini di cannella, buccia di arancio, e poi zucchero a volontà).
Aspettò.
Aspettò.
E aspettò.
Al 189° litro di Glogg, Koppinen cominciò a sospettare che l’amico non sarebbe venuto. Aspettava da 13 giorni e forse si era fatta davvero l’ora di tornare a casa dalla moglie, quando… ecco apparire Pauwels!
Ora, dovete sapere che Pauwels era belga e quindi abitava in Belgio, e più precisamente a Bruges. E dovete sapere anche che questa storia comincia nel 1947 e quindi in pochi possedevano un’automobile. Infine, dovete sapere anche che c’era lo sciopero dei treni.  Per cui Pauwels si fece tutta la strada a piedi. Bruges- Vaasa è una bella scarpinata: 2200 km (compresi 2 tratti a nuoto).
“Ma quanto ci hai messo?!” Lo aggredì Koppinen che, come potete immaginare, era un po’ alticcio.
“Ho fatto più in fretta che ho potuto!” Replicò l’altro, sfinito.
“Be’, io ci avrei messo di meno!”
“Tu?! Con quelle gambine? Ma fammi il piacere!”
“E tu? Con codesta panza?!”
Leticarono per ore e la loro amicizia diede chiari segni di cedimento quando furono sul punto di darsele di santa ragione, uno armato di sgabello e l’altro di boccale. Per fortuna la loro attenzione fu rapita in tempo dal titolo in prima pagina del Vaasa Chronicle:

THE NEVER ENDING SPRINT
SIETE STANCHI DI DISCUTERE SU CHI E’ L’UOMO PIU’ VELOCE DELLA TERRA? VOLETE METTERVI ALLA PROVA? ECCO QUEL CHE FA PER VOI. LE ISCRIZIONI SONO APERTE!

Ilmari Koppinen e Emiel Pauwels, in rapida successione, si guardarono, annuirono e si iscrissero. Dopodiché nacque la leggenda.
Era molto semplice: chi dei due fosse andato più avanti nella manifestazione avrebbe dimostrato insindacabilmente di essere più forte dell’altro.
Il NEVER ENDING SPRINT era un massacrante campionato per velocisti. Massacrante non tanto per la distanza da percorrere, solo 60 metri per ogni sprint, ma per la durata della manifestazione. Basti pensare che solo le selezioni nazionali duravano 16 anni, perché l’obiettivo era  scremare il meglio del meglio del meglio dell’atletica locale. Koppinen  e Pauwels passarono il turno senza problemi. Forse nessuno di loro avrebbe immaginato di andare molto lontano, ma trascinati dalla foga di fare meglio dell’altro, superarono via via una serie infinita di qualificazioni: il Transiberian Round, i Filippo- pakistan Trials Associate, i Bahamas Fast Feet, gli Scandicci Athletic Games (sulla pista di atletica della scuola media Gianni Rodari, li avete visti? No, peccato, c’ero anch’io, era il 1987), i Mauritanian Sport Fair, gli White Hell Greenland Outdoor, i Varsavia Run For All Your Life Indoor…
Ogni turno durava tra i 4 e i 7 anni per cui quando FINALMENTE, forse un po’ a sorpresa ma meritatamente, si ritrovarono in finale,  erano stati cambiati parecchi calendari dalle pareti: i Beatles si erano sciolti da tempo, Woodstock era un pallido ricordo, la Volkswagen smise da decenni di produrre il Maggiolino, il muro di Berlino era crollato, Internet aera diventato il milglior amico degli esseri umani, negli USA era stato eletto il primo presidente nero e Moreno Meattini aveva vinto il primo Campionato Sociale FBB.
Quando si incontrarono faccia a faccia, davanti a 100.000 tifosi in delirio, quasi non si riconobbero neanche. Dovete capire che erano trascorsi 63 anni dal giorno del litigio e oltre che ai capelli avevano lasciato per strada anche parecchie diottrie.
(Ok, per dirla proprio tutta, non si ricordavano neanche il motivo che li aveva spinti ad intraprendere quella lunga avventura intorno al mondo, ma uno non voleva dare questa soddisfazione all’altro).
Adesso eccoli lì, ai blocchi di partenza, due signori attempati pronti a percorrere gli ultimi 60 metri, il Never Ending Sprint al suo atto conclusivo! L’attesa è alle stelle, il mondo è collegato in diretta, gli sponsor hanno pagato fior di quattrini per la pubblicità. Tutto è pronto, non rimane loro che raccogliere le ultime briciole di forza in fondo a quel che resta dei loro muscoli e sprintare verso la gloria…

Bene, questa è la storia di Ilmari Koppinen e Emiel Pauwels, la più grande rivalità sportiva mai raccontata da nessuno. Questa è anche la storia della prima ed unica edizione del Never Ending Sprint: 63 anni a edizione sono tantini e gli organizzatori (o meglio, i nipoti degli organizzatori) non se la sono sentita di organizzarne una seconda.

Mi pare di aver detto tutto.

Ah, quasi dimenticavo. Forse volete sapere chi ha vinto la manifestazione. Scopriamolo insieme cliccando qui.


CLASSIFICA DI TAPPA
CLASSIFICA GENERALE
Collins Mark
2,4
punti
Nigi Lorenzo
4,5
punti
Cardillo Margherita
1,5
punti
Collins Mark
a
0,1
pti
Nigi Lorenzo
1,3
punti
Volpi Andrea
a
1,3
pti
Volpi Andrea
1,2
punti
Cardillo Margherita
a
2
pti
Milner Rebecca
1
punto
Cellini Andrea
a
3
pti
Lacalamita Luca
1
punto
Carpitelli Agnese
a
3,5
pti
Cellini Andrea
0,5
punti
Lacalamita Luca
"
Durazzi luca
0,5
punti
Milner Rebecca
"
Karlsson Leif
0,5
punti
Pieraccioni Paolo
"
Politi Alessio
0,5
punti
Testa Daniele
0,5
punti
CLASSIFICA DEL SABATO
Collins Mark
2
punti
Volpi Andrea
2
punti
Cardillo Margherita
1
punto
Carpitelli Agnese
1
punto
Milner Rebecca
1
punto
Nigi Lorenzo
1
punto
Pieraccioni Paolo
1
punto



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